Mary Shelley

Mary Shelley (30 agosto 1797, 1 febbraio 1851), figlia del filosofo William Godwin, e di Mary Wollstonecraft, sposò nel 1816 Percy Bysshe Shelley, giovane poeta ribelle.
Il matrimonio però non durò a lungo, dato che il marito scomparve in mare in Liguria nel 1822 mentre si recava a Genova: dopo quella tragedia la Shelley tornò a Londra e si concentrò sulla scrittura. Divenuta una scrittrice professionista visse in maniera autonoma proprio grazie al frutto del suo lavoro.
Il suo nome resta indissolubilmente legato a “Frankenstein o il moderno Prometeo”, il suo capolavoro, nato a quando pare da un incubo ricorrente che tormentò a lungo l’autrice britannica. Nessuno dei suoi scritti successivi eguagliò il successo di Frankenstein (pubblicato nel 1818), e dopo una vita vissuta tra scandali, amori tormentati e difficoltà economiche, Mary Shelley trascorse tranquillamente gli ultimi anni della sua vita insieme al figlio.
Morì a Londra il 1 febbraio 1851.

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